Riprendendo le vostre domande e alcuni articoli precedenti ho deciso di approfondire uno degli aspetti relativi al linguaggio del bambino piccolo e in particolare alla “verifica” o meglio “osservazione” dello sviluppo del linguaggio. Non a caso ho usato il termine “uno degli aspetti” in quanto è doveroso precisare che l’osservazione che può fare un genitore non è esaustiva e non vuole togliere nulla alla professionalità di un pedagogista o di un logopedista che si occupano del bambino in maniera più sistematica.
Tuttavia sono tanti i genitori preoccupati, a volte in maniera immotivata, a volte invece perchè guidati da quella sensibilità che solo il genitore può avere. Ricordo però come sia importante prima di tutto non fare paragoni tra bambini piccoli. Infatti a quell’età lo sviluppo è qualcosa di assolutamente individuale che segue un andamento a volte irregolare e comunque non standardizzato. E’ vero che sono state individuate alcune “fasce di sviluppo” o acquisizioni date per scontate ad una certa età biologica del bambino. Ma è vero anche che l’essere umano è sorprendentemente dinamico.
Allora veniamo al nostro argomento principale. Inizialmente il bambino acquisirà maggiore familiarità con suoni e rumori, prima ancora che con le parole. E’ giusto quindi dare la giusta importanza anche a questa tappa nello sviluppo. Dapprima il bambino si limiterà ad una discriminazione uditiva. Far ascoltare quindi al bambino piccolo suoni e rumori e aiutarlo ad identificarli sarà importante per la successiva riproduzione.
Vediamo quali sono:
SUONI ONOMATOPEICI”L’onomatopea è una figura retorica che riproduce, attraverso i suoni linguistici di una determinata lingua, il rumore o il suono associato a un oggetto o a un soggetto a cui si vuole fare riferimento, mediante un procedimento iconico tipico del fonosimbolismo.” (Wikipedia)
BAU BAU
CIP CIP – CRA CRA
DIN DON
FR FR
GLU GLU (tacchino)
LA LA (cantare)
MIAO MIAO
PIO PIO
QUA QUA
RONF RONF
SHHHH (fare silenzio)
TIC TAC
VVVV (motore della nave)
ZZZZZ (ronzio)
Sono solo alcuni perchè in natura ne possiamo trovare moltissimi. Si può usare tranquillamente la propria fantasia. Come vediamo sono in ordina alfabetico (soprattutto per nostra comodità nella verifica).
In questo modo posso verificare che cosa?
– se il mio bambino li conosce
– se il mio bambino li discrimina
– se il mio bambino li associa al reale
– se il mio bambino sa riprodurli e quali. In questo caso posso vedere se “mancano” alcuni suoni o se ci sono delle sostituzioni (un suono per un altro) e così via. Tutte osservazioni preziose per conoscerlo e per aiutarlo successivamente.
Alla prossima puntata. Un abbraccio
buongiorno allora proverò piano piano ad usare questi suoni e vediamo se ci sono miglioramenti…anche se ogni tanto alla mia piccola sotto voce ha detto negli ultimi giorni si si e ancora ma non li ripete più ora provo anche a cantare con lei e vedo che quando è con altri bambini li osseva molto mentre parlano e ascolta molto …. vediamo nei prossimi mesi grazie ancora di cuore buona giornata